Anita la rivoluzionaria, Costanza la vittoriana, Speranza l’americana. C’è un filo rosso al femminile nella storia d’Italia, ed è rappresentato da tre donne che hanno vissuto in prima persona la straordinaria epopea della famiglia Garibaldi: la brasiliana Anita, moglie di Giuseppe; l’inglese Costanza, moglie del loro figlio Ricciotti; l’americana Speranza, moglie di Ezio, nipote dell’Eroe dei Due Mondi. I Garibaldi, oltre a scrivere, la storia d’Italia, hanno lasciato tracce in ogni angolo del mondo, dal Sud America alla Cina, dall’Australia alla Patagonia. A ricostruirne le vicende è Anita Garibaldi, figlia di Costanza ed Enzo e pronipote di Giuseppe, nel volume “Nate dal Mare – Le donne Garibaldi: Anita, Costanza e Speranza”, ed. Il Saggiatore.
Tre storie che si snodano attraverso centocinquant’anni, dal 1820 al 1970: dal Risorgimento al periodo postunitario, dalla prima guerra mondiale al fascismo e al dopoguerra. Il volume, grazie alla ricerca compiuta su centinaia di documenti, ufficiali e privati, rievoca a storia di queste tre donne coraggiose e coerenti nel testimoniare senza ombre e tentennamenti i valori della dignità umana. L’autrice conduce la narrazione con un linguaggio e un tono semplice ma mai dimesso, e al contrario ricco di passione, specie nella prima sezione dedicata alla indomita moglie del trisavolo e alla loro storia d’amore, piena di colpi di scena come un romanzo.