NOTA DI S.A.R. VITTORIO EMANUELE SUI RECENTI E TRAGICI FATTI DI PARIGI

Stemma Real casaHo appreso con grande sgomento e dolore la notizia dei tragici fatti accaduti a Parigi lo scorso 13 novembre e, a nome della mia Casa, desidero associarmi commosso al grave lutto del popolo francese e delle sue Istituzioni.

A quanti hanno perso la propria vita, vittime dell’estremismo disumano e bestiale di alcuni criminali, eleviamo il nostro pensiero.

In particolare, esprimo la mia personale vicinanza a tutte le Dame e ai Cavalieri appartenenti alla Delegazione Francese degli Ordini Dinastici della mia Casa, certo di interpretare i sentimenti di tutte le Consorelle e di tutti i Confratelli.

Occorre più che mai vigilare su quanti seminano odio e violenza nella società contemporanea e potremo farlo solo restando fedeli agli intramontabili ideali di libertà e di rispetto per l’altro che sono alla base della coscienza comune di tutta Europa.

La nostra casa europea ci impone di rendere un alto servizio alle nostre Patrie e alle nostre Famiglie nel condurre questa ferma battaglia contro il terrore e a chi vorrebbe impedirci di condurre serenamente la nostra vita quotidiana. Ma tutto questo non sarebbe possibile senza riscoprire l’orgoglio delle nostre radici, delle nostre tradizioni, della nostra libertà!

Come scrisse il mio Augusto Avo, S.M. il Re Vittorio Emanuele III, nelle convulse ore di Caporetto, nell’ottobre del 1917: «[…] Guardiamo in faccia all’avversità con virile animo impavido. Al nemico che, ancor più che sulla vittoria, conta sul dissolvimento dei nostri spiriti e della nostra compagine, si risponda con una sola coscienza, con una voce sola[…]!».

L’Europa e il mondo si uniscano compatti nella lotta al terrorismo! Questo è il mio auspicio.

Tutti siamo pronti a dare tutto perché la «civiltà dell’amore» tanto invocata dai nostri Pontefici e in particolare dal Beato Paolo VI e dal Santo Padre Francesco possa trionfare nella giustizia, garantendo a ogni donna e a ogni uomo la propria intangibile libertà, qualsiasi sia l’origine o il credo religioso, in questa Europa che oggi piange lacrime di dolore per le innocenti vittime di Parigi.

Ginevra, 17 novembre 2015

Vittorio Emanuele

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